Dignità in cambio di 30 denari e Integrativo senza futuro

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La nostra Amministrazione sta vivendo un periodo davvero difficile. Le recenti assunzioni dal concorso RIPAM, zeppe di rinunce, non sono riuscite a colmare la mancanza di personale ed è sempre più difficile portare avanti il lavoro quotidiano.

È triste prendere atto della scarsa considerazione qualitativa che i vertici burocratici hanno del proprio personale, considerato solo un numero che serva a portare avanti il carretto senza badare alla qualità, in modo sempre più barcollante, sempre più confusionario.

Questo si è potuto constatare anche nella riunione del 23 maggio sul Fondo Risorse Decentrale (FRD) e quella del 24 maggio sul Contratto Integrativo, che non prevede alcuna premialità, alcuna carriera, alcun futuro per i colleghi!

Circa il FRD non ci sono sostanziali novità e per pochi spiccioli ci viene chiesto di portare avanti la baracca senza avere una prospettiva qualificante per ciò che sarà. Abbiamo inviato una nota spiegando la posizione assunta (vedi allegato).

Riguardo al Contratto Integrativo, ci saremmo aspettati l’accoglimento di alcune giuste richieste circa i percorsi di carriera, il welfare lavoratori, la formazione, le progressioni tra le aree (tra cui quella neo costituita delle Elevate Professionalità) e l’esclusività delle funzioni. Invece, sono state presentate una serie di “dichiarazioni di intenti”, dei rinvii e nessuna certezza normativa.

E’ passato più di un anno dalla firma del CCNL (era il 9 maggio 2022) e l’inerzia dell’Amministrazione sull’individuazione delle famiglie professionali, sta penalizzando tutti. Chi ha colpa se non l’Amministrazione con i suoi voluti rinvii? Ma alla fine chi pagherà? Non certo loro.

Sulla questione il Segretario Generale di Confintesa FP, Claudia Ratti, è intervenuto presso il Presidente dell’A.Ra.N., Antonio Naddeo, evidenziando proprio questi punti “Perché c’è (giustamente) l’avvio obbligatorio di un procedimento disciplinare se i lavoratori non rispettano leggi e CCNL e non ci sono procedure da seguire se le inadempienze sono dei vertici burocratici? In compenso, continuiamo a assistere ad accordi con distribuzione di premi a pioggia (ovvero pochi spiccioli ciascuno), come se il problema sia superabile con qualche centinaio di euro l’anno.” (vedi allegato)

Il silenzio del personale difronte a questa sciagurata stesura di Contratto Integrativo pare rappresentare il beneplacito a ricevere i 30 denari (una miseria…) in cambio della propria dignità, del rispetto per la categoria, del proprio futuro.

La nostra delegazione ha indicato tutti punti di caduta di questo Contratto Integrativo che ha riassunto in una dettagliata nota. (vedi allegato). Ma è importante che ciascuno di noi faccia la sua parte, soprattutto ora, per chiedere la dignità sottratta.

FRD 2022

Osservazioni Contratto Integrativo

Lettera aperta al Presidente dell’ ARAN Antonio Naddeo

scarica il FLASH 5/2023 in formato PDF

 

2 Responses to “Dignità in cambio di 30 denari e Integrativo senza futuro

  • Michelangelo
    11 mesi ago

    Sono veramente deluso come dipendente in servizio presso un ufficio di Polizia ove, le “discordanza” tra il personale dell’Amministrazione Civile e quelli della Polizia di Stato sono enormi. Mi sarei aspettato una maggiore attenzione sui percorsi da seguire per l’attribuzione dei punteggi nelle graduatorie delle progressioni economiche: non dare il giusto merito a coloro che svolgono compiti particolari (Segreterie di Sicurezza) ovvero incarichi specifici ( Responsabile dati Anagrafe Prestazioni, Responsabile formazione per Competenze Digitali etc. etc.) vuol dire fregarsene dei compiti altrui facendo prevalere interessi “di parte”. Non mi sento vicino a nessuna Organizzazione Sindacale fino a quando, queste problematiche ce le ritroviamo sempre davanti da piu’ di 40 anni ( Noi che svolgiamo il nostro compito in Uffici di P.S. – semplicemente dal 1981) Buona giornata.

    • Various
      11 mesi ago

      L’indignazione espressa è pienamente condivisa dalla nostra O.S.. L’impegno che mettiamo affinché la professionalità del lavoratore venga non solo riconosciuta, ma anche sollecitata con la giusta differenziazione tra i compiti svolti e la qualità degli stessi è per noi quotidiano.
      I canali sono già previsti nei contratti, ma scomodi per chi intende mantenere l’appiattimento verso il basso dei lavoratori.
      Ma è importante notare quanto le OO.SS siano diametralmente opposte tra loro e, allo stesso tempo, quanto la forza contrattuale di un Sindacato sia contenuta nella sua percentuale di rappresentatività.
      Ricambiando l’augurio di una buona giornata, la invitiamo a mettere la stessa forza delle Sue parole nelle azioni condivise con noi.