Tavolo nazionale al Ministero dell’Interno
Riparte il confronto

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Dopo l’incontro con il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi del 17 gennaio, al quale avevamo esposto una serie di problematiche che interessano il personale del nostro Dicastero, è ripartito il confronto con l’Amministrazione a livello nazionale.

Infatti, ieri ed oggi si sono svolte due riunioni sindacali durante le quali sono stati affrontati i temi caldi delle famiglie professionali, della mobilità volontaria ed dei lavoratori in somministrazione. Ecco gli aggiornamenti.

 

Famiglie professionali e Mobilità

Nella riunione del 25 gennaio u.s. come primo argomento si è trattato delle famiglie professionali. Dall’esame della bozza, abbiamo riscontrato che l’Amministrazione ci è venuta incontro su molti temi ma pur essendo state accolte molte nostre proposte, al momento non siamo ancora soddisfatti, e un accordo in questi termini non è ancora firmabile da parte nostra.

Abbiamo quindi avanzato ulteriori osservazioni e proposte, e dobbiamo riconoscere che l’Amministrazione ha apprezzato questo contributo, riservandosi una prossima nuova bozza nella quale, ci aspettiamo, vengano meglio precisate anche alcune questioni relative ai percorsi professionali, all’ordinamento del personale e alle norme di prima applicazione.

Ci siamo riservati quindi di visionare la prossima bozza che ci sarà sottoposta ed attendiamo a breve una nuova convocazione.

Passando poi al secondo argomento, relativo alla mobilità volontaria del personale, abbiamo constatato che la bozza che ci è stata proposta, pur recependo molte delle nostre osservazioni, in alcuni punti risulta ancora carente ed è per questo che ci siamo riservati di approfondire e trasmettere ulteriori proposte.

 

Lavoratori in somministrazione

Nella riunione che si è svolta questa mattina, 26 gennaio 2023, siamo stati informati circa la situazione relativa ai dipendenti delle agenzie di lavoro in somministrazione che hanno terminato il loro servizio presso prefetture e questure alla fine dello scorso anno.

È stato comunicato l’avvio dell’iter per l’assunzione di 800 lavoratori in somministrazione in base al budget assegnato per il 2023: n. 300 unità al Dipartimento delle Libertà Civili e n. 500 unità al Dipartimento P.S. e viste le procedure e i tempi, il percorso non si concluderà prima della fine di marzo. Auspichiamo che si possa anche aumentare il numero delle unità sino ad esaurimento del budget assegnato e che potrà essere speso entro il 31.12.2023.

Si prevede di inserire nel bando un titolo preferenziale per i lavoratori in somministrazione che hanno già prestato il proprio lavoro presso il Ministero dell’Interno.

Inoltre ci hanno informato sullo stato delle procedure volte all’assunzione dei 1400 ex Assistenti Amministrativi e 283 ex Assistenti informatici.

Abbiamo ribadito la carenza di personale in tutte le strutture centrali e periferiche e la necessità che il Dipartimento del Personale si adoperi a ripianare le piante organiche.

Attendiamo ora la prossima convocazione

 

Scarica il Flash N. 1-2023 in formato pdf

5 Responses to “Tavolo nazionale al Ministero dell’Interno
Riparte il confronto

  • Paola Frisan
    1 anno ago

    Ho visto con piacere che avete chiesto informazioni in merito ai concorsi assistenti (eco e amm.vi)
    ma cosa vi ha detto l’Amministrazione in merito?
    Grazie

    • Various
      1 anno ago

      Come pre ogni argomento aspettiamo la bozza che l’Amministrazione presenterà nella prossima riunione che, pare, sarà a breve. Ti ricordo che stiamo parlando della “prima applicazione” del CCNL 9/5/22.

  • Emilia Tarantino
    1 anno ago

    E per le elevate professionalità?

    • Various
      1 anno ago

      L’organico delle Elevate Professionalità è un atto dell’Amministrazione. Cercheremo di fare in modo che lo definiscano presto.

  • Minissale Giuseppe
    1 anno ago

    Annosa vicenda degli incentivi tecnici per la gestione degli appalti pubblici. Il M.I. ha predisposto la bozza di regolamento che – sembra – sia stato trasmesso al CdS per l’approvazione. Quando potrà essere applicato l’istituto che presso altri comparti (regione ed autonomie locali) è già operativo da circa 20 anni? Grazie