RICORDARE PER NON SBAGLIARE
CHI NON RICORDA IL PROPRIO PASSATO
È CONDANNATO A COMMETTERE GLI STESSI ERRORI
Chi ha almeno 30 anni di servizio ricorda che la nostra era un’ Indennità di PS, ottenuta dopo mesi di “lotta popolare”, non sindacale, corrisposta pari alla metà dell’importo erogato al Personale della P.S. Fu un giusto riconoscimento per il “supporto amministrativo e contabile” che il Personale Civile tutto dava alle “funzioni di P.S.”. Ma dopo qualche anno, quasi a dispetto, i tre sindacati dell’apocalisse andarono a contrattare la nostra “privatizzazione”, raccontando al Governo, mentendo, che ne eravamo felici. Quella loro scriteriata azione, oltre allo sfacelo identitario del Personale dell’Amministrazione Civile dell’’Interno, generò il travaso dell’allora Indennità di P.S. in quella di amministrazione, con l’illusione che avrebbe seguito un suo percorso di adeguamento economico. Infatti siamo rimasti esattamente là dove iniziammo ed attualmente la nostra ex indennità di P.S. sarebbe stata ben oltre ogni immaginazione.
Adesso, contando sulla memoria corta di chi è oramai stanco di arrabbiarsi, ci vorrebbero far credere che sarà una grande vittoria il parificare la nostra oramai misera identità a quella dei colleghi della Giustizia. Pia illusione preelettorale.
Ma non è la sola illusione propostaci dai soliti tre illusionisti. Ci sbattono in faccia una progressione economica per tutti. E tutti lo sperano e sono contenti, dimenticando che i soldi che saranno utilizzati sono gli stessi che sarebbero comunque dovuti arrivarci sotto forma di FRD, ex Fondo ci sede, ex Fondino e Fondone (per chi lo ricorda). Tutte loro incredibili invenzioni, queste, per fermare ogni automatismo di incremento stipendiale, vincolandolo ad una insulsa ed inutile contrattazione. Creare il problema per risolverlo: altrimenti a cosa sarebbe servito il sindacato se tutto fosse già stato risolto a monte? È stato sempre questo il teorema di chi oggi, come ieri, ci propone grandi conquiste sindacali di quanto, di fatto, è già nostro.
E tutti abboccano e tutti ancora puntualmente esaltano i propri aguzzini, coloro che sono stati e sono tutt’ora la fonte delle nostre disgrazie. Ma perché proprio ora assistiamo ad una recrudescenza di questa parata di autocelebrazione sindacale? Per avere una risposta basta osservare che la definizione delle progressioni economiche coinciderà proprio con i tempi delle prossime elezioni RSU. Un sistema di “millantato intrallazzo” dove si promette tutto ed il contrario di tutto a tutti, attraverso un sistema gestito dagli “amici degli amici” che, nella massima apoteosi dell’incompetenza sindacale, sono capaci di arrivare a situazioni come la “retrocessione” dei 92 colleghi con la restituzione del “maltolto”. Dicono a Napoli: “curnute e mazziate”.
A memoria futura, appuntatevi questo comunicato. Semmai ne riparleremo fra qualche anno quando, probabilmente, riusciranno a farci restituire anche lo stipendio.