PROCEDURA DI PASSAGGIO TRA LE AREE – PRIMA APPLICAZIONE (ed ultima)

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2024 – Anno del Cambiamento

Con la bozza che abbiamo pubblicato il 27 marzo u.s. (clicca qui) si sono potute capire le intenzioni dell’Amministrazione su come procedere per dare seguito a quanto disposto dal CCNL Funzioni Centrali: i passaggi tra le aree, in prima applicazione.

Abbiamo già fatto presente che, seppur con i vincoli contrattuali, le procedure “a punti” andranno a mortificare tutto il personale, nell’immediato e nel prossimo futuro, sia chi da decenni aspetta l’opportunità di progredire (sopperendo anche alla mancanza di personale dovuto ai copiosi pensionamenti) e chi assunto da poco si trova, suo malgrado, inserito in un contesto lavorativo imbrigliato da meccanismi attuati da Amministrazione e sindacati nel passato e che hanno determinato progressioni per pochi (anche di due salti alcuni…) e dato il contentino a (quasi) tutti gli altri, che si sono adeguati per pochi denari. Il tutto a discapito della qualità, della reale produttività nel lavoro e, soprattutto, della professionalità dell’intera categoria.

Avevamo inoltre rilevato che il peso dei criteri dell’esperienza, dei titoli di studio e delle competenze professionali, erano sembrati incongrui anche perché, ad esempio, il criterio dell’esperienza risultava monco, tra l’altro, degli anni maturati come operatori della P.S. nella nostra Amministrazione.

Il nostro sindacato, com’è facilmente verificabile “in rete”, si batte da circa vent’anni per una vera meritocrazia nel lavoro del Ministero dell’Interno ma le opportunità offerte dall’innovativo CCNL del maggio 2022 sono sistematicamente mortificate da accordi che tendono a non muovere nulla evitando di realizzare efficaci politiche del personale!

Manca una previsione di organico per le “elevate professionalità” (che solo noi abbiamo rivendicato a gran voce), gli slittamenti orizzontali e gli ambiti di competenza non sono minimamente contemplati (quindi, non si sa chi fa cosa nelle singole sedi rispetto all’area, famiglia e profilo di appartenenza, con stipendi differenti…), ma qualcuno prova a seminare zizzania tra i lavoratori giocando sull’equivoco dei “funzionari altamente qualificati” (in apparente contrapposizione con quelli “bassamente”), facendo leva su legittime aspirazioni e cercando di acquisire un consenso farlocco, o firmandosi con profili inesistenti come quello di “funzionario istruttore”…

E così nella guerra degli uni contro gli altri, laureati contro diplomati, esperienza contro titolo di studio, funzionari così e funzionari cosà, e chi più ne ha più ne metta, fanno passare in sordina la reale tragica situazione di impoverimento morale e professionale e i soliti sindacati pescano nel torbido con mirabolanti promesse mentre l’Amministrazione non sembra interessata a risolvere la questione, e l’intera categoria risulta completamente spaccata!

Noi, pur tenendo conto dei contributi che riceviamo, abbiamo bisogno del vostro reale sostegno per esercitare una influenza che permetta di incidere nel verso giusto sull’individuazione delle misure che l’Amministrazione intende adottare.

Flash 5 2024 Progressioni verticali

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