POSIZIONI ORGANIZZATIVE
Il 26 novembre 2019, su nostra sollecitazione, l’Amministrazione ha convocato il tavolo contrattuale per esaminare le disposizioni finalizzate all’individuazione delle posizioni organizzative per l’anno 2020.
Abbiamo preteso ed ottenuto – visto che saranno retribuite con risorse economiche del personale dell’Amministrazione Civile – che in tutte le sedi vi sia un confronto sindacale per individuare il personale dell’area funzionale terza che svolge la direzione di un’unità organizzativa interna o che coordina non più di due delle predette unità nell’ambito di un’area di livello dirigenziale.
Comunque, riteniamo che sia un istituto contrattuale da rivisitare nel suo insieme, a partire dalle modalità con le quali vengono individuate le aree di rilevanza strategica tra le quali, senza nulla togliere a quelle definite dal Ministero (immigrazione e asilo / amministrativo-contabile/contrattuale / depenalizzazione e contenzioso / protezione civile) spicca l’assenza dell’area ordine e sicurezza pubblica!
Convocare i tavoli in tutte le sedi RSU per individuare i “singoli” colleghi da proporre al Ministero, sembra più una presa in giro che un reale riconoscimento, anche economico, della professionalità perché il conto è presto fatto.
La somma totale messa a disposizione per corrispettivo delle posizioni organizzative per l’anno 2020 è di € 100.000 che, divisa per € 2.500(lorde, per ogni posizione, circa 135 euro netti al mese) fa un totale di n. 40 posizioni organizzative; di queste, 3 vengono assegnate al Gabinetto del Ministro e agli altri 5 Dipartimenti, così ne rimangono 22 per i rimanenti Uffici periferici.
E’ appena il caso di ricordare che sono centinaia le sedi periferiche del Ministero, se contiamo le Prefetture, le Questure e gli altri Uffici sparsi sul territorio… Da quanto ci dicono la coperta è corta, ma è pur vero che le posizioni organizzative “effettive” sono molte di più.
Servirsi delle “posizioni organizzative” per remunerare(?) la particolare complessità delle funzioni assegnate, finisce per offendere la dignità del collega che svolge quel ruolo ogni giorno. Un esempio per tutti: in quasi tutte le Questure manca il c.d. Dirigente di Ragioneria ed è, pertanto, un funzionario amministrativo-contabile a svolgere quell’incarico ma, nel corso degli anni, non sono stati quasi mai individuati e/o riconosciuti meritevoli da parte del Ministero o dei rispettivi Questori.
La soluzione è quella che da anni invochiamo:
tutto il personale del Ministero dell’Interno, con le relative differenziazioni,
su un unico piano, giuridico e contrattuale.
Il Coordinatore Nazionale
Enzo Di Lalla