Parla con noi, il nuovo servizio di Confintesa FP Coordinamento Interno

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Tutti i giorni, nel posto di lavoro, con i colleghi e i dirigenti, con il pubblico e in strutture fatiscenti e pericolose, passiamo moltissime ore.
E le vediamo di tutti i colori!

Con il termine whistleblowing (letteralmente, suonare il fischietto) si intende la segnalazione di illeciti o irregolarità che un lavoratore riscontra.

Decreto whistleblowing (D. lgs 24/2023)

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto legislativo 24 del 10 marzo 2023, l’Italia ha recepito la Direttiva UE 2019/1937. I settori interessati dal Decreto includono: appalti pubblici, servizi finanziari, sicurezza dei prodotti e dei trasporti, ambiente, alimenti, salute pubblica, privacy, sicurezza della rete e dei sistemi informatici e concorrenza. Con il Decreto whistleblowing i soggetti interessati devono dotarsi di un canale di segnalazione interno per inviare e gestire le segnalazioni di illeciti.  In concreto i segnalanti non possono subire ritorsioni tra cui:

  • il licenziamento;
  • la sospensione;
  • la mancata promozione;
  • il mutamento di funzioni;
  • il cambiamento del luogo di lavoro;
  • la riduzione dello stipendio;
  • la modifica dell’orario di lavoro;
  • la sospensione della formazione;
  • le note di merito negative;
  • l’adozione di misure disciplinari o di altra sanzione anche pecuniaria;
  • l’intimidazione;
  • le molestie o l’ostracismo;
  • la discriminazione o comunque il trattamento sfavorevole;
  • i danni alla reputazione della persona, i pregiudizi economici o finanziari, comprese la perdita di opportunità economiche e la perdita di redditi;
  • l’annullamento di ferie o permessi;
  • la richiesta di sottoposizione ad accertamenti medici

Cosa può denunciare il whistleblower o segnalante?

La protezione per i segnalanti si applica quando si riscontrano irregolarità nei seguenti ambiti:

  • diritto comunitario
  • frodi fiscali
  • riciclaggio o reati in materia di appalti pubblici
  • sicurezza dei prodotti e dei trasporti
  • tutela dell’ambiente
  • salute pubblica
  • protezione dei consumatori e dei dati

Ciascuno di noi, nessuno escluso, si trova immerso in un vortice che, dopo la firma del contratto integrativo lo vede ancora posizionato come un numero, e non come una persona, nell’organigramma ministeriale. Senza formazione, carriera, alla mercé di sindacati accondiscendenti, di dirigenti giovani con poca esperienza ma pieni di sé, e anziani, oramai proiettati verso la pensione e poco attenti a chi hanno intorno!
E’ il tempo di uscire dal limbo perché il tempo che passiamo al lavoro e la voglia di professionalità sono nostri ed è giusto lavorare bene e con soddisfazione!
Cliccando qui puoi inviarci la tua segnalazione, la tua opinione, i tuoi suggerimenti per dar modo di affrontare al meglio le sfide e i muri che abbiamo davanti.

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