I GIOCHI POLITICI SULLA PELLE DEI LAVORATORI: LA VERITÀ SULL’IPOCRISIA DI CGIL FP E UIL PA
Il Paradosso evidente
Nel nostro Ministero, abbiamo assistito a una scena che lascia perplessi e che merita una seria riflessione.
CGIL FP e UIL PA, sigle sindacali che si ergono a paladine dei diritti dei lavoratori, hanno sottoscritto l’ultimo contratto integrativo, un accordo che, come vedremo, presenta ombre e criticità non trascurabili.
Fin qui nulla di strano, se non fosse per un dettaglio non da poco: questo contratto integrativo è stato firmato sotto l’egida del Governo Meloni, lo stesso governo contro cui oggi queste sigle sindacali alzano la voce, contestando aspramente il CCNL 2022-24.
Perché il contratto integrativo gli va bene?
Ma cosa conteneva questo contratto integrativo da meritare la firma di sigle che oggi si dichiarano in trincea contro le politiche governative? Analizziamo i fatti, senza filtri ideologici:
• Famiglie Professionali massificate: Si è andati in direzione opposta allo spirito di professionalizzazione che aveva animato la loro istituzione. Anziché valorizzare le competenze specifiche, si è optato per una indistinzione che penalizza la crescita professionale e la specializzazione.
• Elevate Professionalità dimenticate: Nonostante le promesse e le battaglie (ricordiamo lo sciopero!) sbandierate da CGIL FP a favore dei neoassunti delle Commissioni, chi ha firmato il contratto integrativo si è dimenticato di pretendere in cambio adeguati posti in organico per le Elevate Professionalità.
• “Passaggi di Area” rimandati: Un rinvio inaccettabile, soprattutto perché posticipato a ridosso delle elezioni RSU. Una tempistica che solleva più di un sospetto sulla genuinità dell’azione sindacale e che sembra strizzare l’occhio a logiche di potere interno.
• Welfare Lavoratori in ombra: Un tema cruciale, il benessere di chi lavora, è stato inspiegabilmente trascurato. Ancora una volta, le parole d’ordine altisonanti non trovano riscontro in azioni concrete.
Lotta politica o difesa dei lavoratori?
La domanda sorge spontanea: perché CGIL FP e UIL PA hanno firmato un contratto integrativo con queste evidenti criticità e, allo stesso tempo, si ergono a contestatori del CCNL 2022-24?
La risposta è amara, ma lucida: perché fanno lotta politica, non vera difesa dei lavoratori.
Una cosa è protestare contro un governo che non si condivide politicamente – una posizione legittima, ma che deve rimanere distinta dalla difesa degli interessi dei lavoratori. Altra cosa, ben più complessa e che richiede vero coraggio, è mettersi di traverso all’Amministrazione, ai vertici burocratici del Ministero, lì dove si prendono decisioni concrete che impattano sulla vita quotidiana di tutti noi, che danno piccoli vantaggi, favori, ammiccamenti reciproci. Perché…I politici passano, l’Amministrazione resta!
La verità svelata
La verità è sotto i nostri occhi: CGIL FP e UIL PA utilizzano lo strumento sindacale per fini che nulla hanno a che vedere con la genuina difesa dei diritti dei lavoratori. È un gioco politico sulla nostra pelle. Il Re è nudo! L’ ipocrisia è smascherata.
Di fronte a questa palese strumentalizzazione, noi scegliamo una strada diversa.
Crediamo nel dialogo, nel confronto, nella contrattazione seria e trasparente, ma non possiamo accettare ipocrisie e giochi politici sulla pelle dei lavoratori. Continueremo a batterci, con coerenza e determinazione, per una vera difesa dei diritti, smascherando chi usa il sindacato per altri fini.
Siamo pronti a raccogliere la sfida, a costruire un sindacato credibile, che sia realmente dalla parte dei lavoratori, sempre e comunque.