I FONDI DELLE DISPARITA’

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Oggi le OO.SS. si sono confrontate con l’Amministrazione per le bozze di accordo sui Fondi Risorse Decentrate 2018 ex AGES ed ex Scuola Superiore per la Formazione e la Specializzazione, dopo aver sottoscritto, solo ieri, il FRD per tutto il Personale Civile.

Abbiamo sottolineato all’Amministrazione che le evidenti disparità economiche non hanno motivo di esistere in un’Amministrazione il cui personale è già fortemente penalizzato, rispetto ad altre categorie di personale con cui lavora gomito a gomito, nonché per la grande riduzione degli organici dovuta ai pensionamenti e per concorsi non effettuati.

Basti pensare agli importi del Fondo Unico di Sede del Personale Civile, € 86,35 pro capite, ridicolo se paragonato agli importi previsti in questi altri fondi che sono di diverse migliaia di euro pro capite.

Ma non basta, neppure le regole che stabiliscono le modalità di divisione delle risorse sono uguali, sono previsti parametri a dir poco incomprensibili, quali 40 – 20 – 20 in uno e 40 – 15 – 25 nell’altro.

Altra macroscopica differenza è tra i “super eccellenti” come scherzosamente li abbiamo definiti, per il Personale Civile può essere al massimo del 20% di chi ha conseguito una valutazione pari a 100, per il Personale ex AGES ed ex Scuola Superiore, il 30% fra il personale che ha conseguito un punteggio fra 95 e 100.

Ma non finisce qua!!

Il consegnatario per l’ex AGES ha diritto a € 2.500 ed al sostituto del responsabile vanno € 800, all’ex Scuola Superiore, i fortunati sono i Coordinatori di Progetto con € 464 e la maggiorazione del 5% al personale cui è attribuita la titolarità.

Le risposte dell’Amministrazione sono la fotocopia degli anni precedenti, vi sono norme che finanziano questi fondi ecc ecc.

Il nostro punto di vista è “il Personale Civile del Ministero dell’Interno non può essere diviso al suo interno, tutti collaborano al raggiungimento degli obbiettivi ed a rendere funzionale una macchina chiamata MINISTERO INTERNO e non si possono attribuire trattamenti economici, e non solo, per ciascun ufficio; diversamente stiliamo una classifica degli uffici più strategici (leggasi economicamente più appetibili) e facciamo concorrere tutto il personale per quelle attività, per meriti e titoli.”

La parte normativa, sappiamo tutti, essere suscettibile di variazione ma nessuna proposta è all’orizzonte; il Dipartimento delle Politiche del Personale verso quale direzione vuole dirigersi?

Preferisce la strada più semplice e meno impegnativa, conservare lo status quo.

Riteniamo che la strada da percorrere per un complesso Ministero, qual è il nostro, è il riconoscimento della specificità, con la quale a tutto il personale verrebbe riconosciuta la giusta professionalità, la meritata remunerazione.

Il Coordinatore Nazionale
Enzo di Lalla

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