ARRIVANO I 400 GIOVANI E FORTI CHE DI NOI TUTTI SALVERANNO LE SORTI
Il 12 ottobre si è svolto un incontro con l’Amministrazione, nel corso del quale ci sono state fornite alcune informazioni, in parte frammentarie poi integrate nel pomeriggio di ieri, in merito alla prossima assunzione di 400 funzionari amministrativi che saranno individuati con lo scorrimento della vigente graduatoria del bando RIPAM che ha condotto all’assunzione di 550 Funzionari (dei quali, circa 170, non hanno preso poi servizio).
E’ stato chiarito (?) che i nuovi 400 funzionari amministrativi dovranno svolgere una funzione specifica all’interno dei costituendi “presidi territoriali unitari” che si occuperanno, unitamente a personale delle Ragionerie Territoriali dello Stato, del “supporto alle amministrazioni locali titolari di interventi del PNRR per gli adempimenti di monitoraggio, controllo e rendicontazione dei finanziamenti destinati all’attuazione degli stessi, con particolare riferimento al controllo sul divieto di doppio finanziamento e dei conflitti d’interesse, nonché all’espletamento dei controlli antimafia previsti dalla normativa vigente”. Ci è stato fatto presente che faranno parte dei presidi territoriali unitari per il supporto delle attività degli enti locali collegati con i progetti del PNRR fino al 31 dicembre 2026 salvo proroghe, ma questo già lo diceva la norma! Ci sembra un film già visto…
Abbiamo anche chiesto l’impatto che questa assunzione avrà sulle previsioni del nuovo contratto integrativo che ricomprende, tra l’altro, le norme di prima applicazione per i passaggi di area e le famiglie professionali attualmente in trattazione al tavolo nazionale. Ma anche in questo caso vaghe risposte che, comunque, hanno lasciato intravedere una resistenza dell’Amministrazione a dare corso a queste nuove procedure.
Le assegnazioni dei 400 nuovi funzionari amministrativi avverranno secondo i criteri elaborati dal DAIT e che sono riportati nella scheda allegata.
Come e in quale area saranno assegnati sarà lasciato alla valutazione di ogni Prefetto, però con vincolo di mandato per la gestione delle pratiche collegate al PNRR!
A questi nuovi colleghi, e solo a questi, sarà destinata una ulteriore ed esclusiva quota di fondi per prestazioni di lavoro straordinario di euro 500.000,00 a decorrere dall’anno 2023.
Anche in questa fase, NON si procederà prima al trasferimento dei colleghi, anche se noi abbiamo ribadito, ancora una volta che, invece, sarebbe stato opportuno seguire un’altra modalità: assegnazione alla sede e contestuale trasferimento di pari unità alle sedi richieste!
Al solito si preferisce demotivare ulteriormente il capitale umano già in servizio!!!
Un interpello avrebbe almeno riconosciuto la professionalità di chi lavora già, ma le uniche figure con capacità sovrannaturali e in grado di dirigere magistralmente il mondo sappiamo chi sono.
Vi sembra tutto lineare? A noi no!!!
Buongiorno, sono una collega di 64 anni con ancora tre anni alla pensione. Faccio questa riflessione: è interessante l’idea delle famiglie professionali che si potrà attuare per i colleghi a cui manca abbastanza alla pensione e la propensione in caso di parità nelle graduatorie a favorire il collega più giovane. Noto che nessuno prende in considerazione che c’è una fascia di colleghi, quelli nati negli ultimi anni 50, che non hanno avuto per circa 15 anni nè una progressione nè un concorso, non permettendo loro di avere avanzamenti anche economici utili ai fini pensionistici. Questi colleghi hanno solo ricevuto penalizzazioni: non hanno fruito della vecchia Ria, si sono visti aumentare gli anni di servizio dalla legge Fornero, e appunto zero avanzamenti per molti anni. Ho fatto fare il conteggio su cosa andrò a prendere di pensione dopo 40 anni di lavoro e con grande stupore ho scoperto che percepirò la misera somma di € 1.310.Forse era meglio non lavorare visto che la pensione minima si aggira intorno agli 800 €.Non sto facendo polemiche, ma come detto una riflessione che mi porta a suggerire ai sindacati di fare sì che non aver avuto la possibilità per molto tempo di avanzamento comporti una sorta di risarcimento in sede di conteggio pensione. Grata dell’attenzione porgo distinti saluti. Carla Sgarzi
Chi le risponde è entrato nel 1989. Conosco tutto quello che ha raccontato ma, se imporremo all’Amministrazione procedure rapide anche lei potrà fruire di differenziali stipendiali (aumenti economici) e/o di passaggi di area.