VACCINAZIONI
Nonostante i solleciti effettuati nelle varie sedi istituzionali e sindacali, il Personale Civile del Ministero dell’Interno in servizio presso gli sportelli delle questure e presso gli uffici stranieri e cittadinanza delle prefetture non è stato inserito tra le categorie prioritarie della prima fase di vaccinazioni. Tale evenienza non solo espone a rischio di contagio i dipendenti, ma anche l’utenza che si rivolge a detti uffici. Una singolare dimenticanza che se non verrà risolta esporrà dipendenti e cittadini a grave rischio di contagio.
A seguito di questa grave dimenticanza, la nostra O.S. in data 29/01/2021, in applicazione delle prerogative democratiche a disposizione di tutti i sindacati, da sola ha proclamato lo “stato di agitazione” argomentando le giuste rivendicazioni sul diritto alla salute dei dipendenti.
In data 3/2/2021 si è svolto un incontro tra il Ministero del Lavoro, il Ministero dell’Interno e la nostra O.S.
Nel verbale redatto dal Dirigente della Divisione VI della Direzione Generale dei Rapporti di Lavoro e delle Relazioni Industriali del il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, tra l’altro viene esplicitato:
“Nel corso del presente incontro il dott. Bernardi per Confintesa ha richiamato le motivazioni descritte nella lettera del 29/01/2021; il Prefetto Nicolò, per il Ministero dell’Interno, ha richiamato quanto già comunicato dall’Amministrazione nella lettera del 13/01/2021, che si allega, in ordine al piano strategico nazionale in materia di campagna vaccinale manifestando la massima attenzione al personale civile”.
Pur apprezzando quanto dichiarato dal nostro Ministero, non ritenendo soddisfacente però la mancanza di un impegno formale sulle priorità vaccinali che vanno individuate per funzioni svolte dai lavoratori e non per categorie o contratti, la nostra O.S. non si è ritenuta soddisfatta.
Tuttavia accogliendo l’invito del Ministero del Lavoro “a ridurre al minimo i disagi per l’utenza”, ma, soprattutto, preso atto che allo stato attuale le dosi vaccinali non sono state predisposte nemmeno per il personale operativo della P.S., veramente più esposto di ogni altro dipendente, pur mantenendo al massimo la nostra mobilitazione, per il momento RESTIAMO IN UNA FASE DI ATTESA VIGILATA.
Vi terremo puntualmente informati.
LA SOLUZIONE IMMEDIATA?
Tutto il personale del Ministero dell’Interno su un unico piano giuridico e contrattuale.