Smartworking e coworking ecco le nostre richieste
2025 – Anno dell’Autenticità
A seguito dell’incontro avuto lo scorso 6 marzo (leggi l’articolo) abbiamo inviato all’Amministrazione una serie di richieste che andrebbero a modificare la bozza presentata in tale occasione.
Le modifiche richieste vanno a meglio rappresentare quanto già detto in sede di discussione. Ci sembra che ancora oggi smartworking e coworking siano ancora considerati “concessioni” elargite, invece di essere riconosciuti come modalità ordinarie attraverso cui i lavoratori svolgono le proprie funzioni.
Come abbiamo precisato nella riunione per lo smartworking, si deve partire da almeno otto giorni mensili, possibilmente di più! Meno di così diventa un istituto inutilizzabile, che complica l’organizzazione del lavoro invece di agevolarla e non consente neppure di conciliare i tempi di vita e di lavoro. Altre amministrazioni hanno già compreso i vantaggi, partendo da dodici giorni! Inoltre, è fondamentale che ci sia uniformità su tutto il territorio nazionale riguardo alle attività che possono essere svolte in smartworking. Che differenza c’è tra un ufficio centrale e uno periferico se le attività sono le stesse? Dobbiamo superare queste barriere obsolete!
Circa i mezzi informatici, ricordiamo che il Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO) parlava chiaro: “rinnovazione delle infrastrutture tecnologiche” e “fornitura al dipendente dell’intera dotazione necessaria al lavoro agile“. Ma nella bozza, di tutto questo, non c’è traccia! Per questo chiediamo quali siano gli strumenti concreti che saranno messi a disposizione per lavorare in modalità agile in modo efficace.
Relativamente al coworking, limitare l’accesso a sole 2 unità di personale per sede, a sole 30 sedi escludendo Uffici Centrali e di Polizia, e a soli 5 giorni è semplicemente inadeguato e va allargato a tutti gli uffici (Centrali e di Polizia inclusi)!
Avevamo chiesto proprio su questo istituto più dati ma non c’è stato riscontro e questo fa pensare quasi ad una amministrazione che teme l’utilizzo del coworking invece di una al passo con i tempi.
Non dobbiamo partire dal presupposto che smartworking e coworking saranno utilizzati in modo distorto, perché a nostro avviso sono semplicemente due modalità di lavoro che possono migliorare la nostra vita lavorativa e l’efficienza dell’amministrazione.
Nel richiamare il PIAO 2025-2027 che prevede “l’organizzazione di iniziative formative rivolte a tutto il personale, dirigente e non, al fine di diffondere la conoscenza del modello, rafforzare la cultura del lavoro per obiettivi, sviluppare le competenze utili a gestire efficacemente il lavoro da remoto e incrementare la produttività” si chiede perché, poi, nel target specifico è previsto solo 1 corso all’anno per il triennio di riferimento.
Il Predetto Piano Integrato richiama che il CCNL Funzioni Centrali definisce il lavoro a distanza come una delle possibili modalità di svolgimento della prestazione lavorativa, così confermando, definitivamente, la compatibilità del lavoro agile con gli assetti organizzativi delle Amministrazioni del comparto e sancendone la sostanziale equiparazione con il lavoro svolto in sede.
Il predetto contratto disciplina, altresì, i principi generali dell’istituto e detta alcune regole concernenti l’accesso, il contenuto dell’accordo individuale, le modalità di svolgimento della prestazione fuori dalla sede di lavoro, il diritto alla disconnessione e il diritto alla formazione. Proprio per questo anche le giornate di formazione di cui alla circolare “Zangrillo”, possono essere svolte in smartworking, come già avviene per altre tipologie di personale, nel Ministero dell’Interno.
Ciò premesso, la nostra richiesta si riassume sull’opportunità di rendere questi istituti, così come declinati nel CCNL Funzioni Centrali, accessibili a tutti, compresa la parte Dirigenziale, in modo che siano realmente aderenti al momento storico che stiamo vivendo e a quanto previsto dal contratto.
Un accordo, secondo noi, non può andare che in questa direzione.
#UnitiPerIlNostroFuturo #ValorizzazioneDelPersonale #CarriereBloccate #ElevateProfessionalità
Smartworking e coworking ok 2025
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