SMART WORKING – LAVORO AGILE
Riparte il confronto per il triennio 2023 – 2025
Si è svolta questa mattina una riunione sindacale con i vertici della nostra amministrazione, nel corso della quale ci è stata illustrata la nota integrativa al disegno di legge di bilancio per l’anno 2023 e per il triennio 2023 – 2025 in tema di lavoro agile nel Ministero dell’Interno, in adempimento a quanto previsto nell’obiettivo strategico fornito con atto di indirizzo del Ministro che definisce le priorità politiche per il triennio 2023-2025.
Tale Atto, infatti, indica, tra le linee di intervento finalizzate a promuovere i progetti di innovazione e sviluppo dell’assetto organizzativo del Ministero dell’Interno “il perfezionamento delle modalità attuative del lavoro agile”.
Vogliamo segnalare, innanzitutto, che l’Amministrazione, su nostro specifico quesito, ha comunicato che l’attuale regolamentazione dello smart working proseguirà almeno fino al mese di marzo 2023 e, comunque, fino all’adozione del nuovo regolamento che dovrà tener conto di quanto previsto nel CCNL Funzioni Centrali e nelle eventuali disposizioni normative che dovrebbero essere emanate sul tema dal Ministro per la Funzione Pubblica. Su questo verrà diramata un’apposita circolare esplicativa nell’anno nuovo.
Abbiamo sollevato molti altri dubbi e perplessità sul documento ma non tutti hanno ricevuto un adeguato chiarimento: comunque, ci è stato assicurato che se ne terrà conto in sede di elaborazione del nuovo regolamento operativo.
Inoltre, è stato precisato che il Dipartimento per l’amministrazione generale, per le politiche del personale dell’amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie sta procedendo alla consegna, presso i propri gli uffici centrali e periferici, di una prima fornitura di n. 2272 pc portatili configurati in modo tale da poter svolgere le funzioni di postazione di lavoro sia in sede che in mobilità. Parallelamente, sono in atto le preliminari attività di analisi necessarie per l’approvvigionamento dell’infrastruttura occorrente (hardware, software) per l’avvio del progetto di progressiva e graduale virtualizzazione delle postazioni.
Contestualmente, il Ministero ha in programma di incentivare l’utilizzo di sistemi di videoconferenza per l’espletamento a distanza delle attività lavorative di gruppo e per la gestione dei rapporti esterni con altre pubbliche amministrazioni ed enti, pubblici e privati, così favorendo l’interazione, semplificando le procedure e riducendo tempi e costi.
Insieme al consolidamento delle misure tecnologiche di collegamento da remoto alle postazioni fisiche presenti in ufficio, si avvierà la progettazione e la sperimentazione di ulteriori modalità tecnologiche di svolgimento del lavoro agile, che prevedono l’assegnazione al dipendente di un’unica workstation informatica portatile.
Infine, è stato precisato che per i lavoratori agili in servizio presso gli altri Dipartimenti provvederanno i competenti uffici in materia di sistemi informatici.
La nostra O.S. come sempre farà la sua parte veicolando la voce di tutti i lavoratori del Ministero dell’Interno anche in tema di lavoro agile e lavoro da remoto: responsabilità, formazione, competenza e valutazione del merito per sostituire la logica del controllo con quella di misurazione degli obiettivi. La dirigenza prefettizia accetterà questa sfida? Noi siamo pronti…