QUANDO LA POLIZIA SI INCAZZA

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QUANDO LA POLIZIA SI INCAZZA
E GLI ALTRI ???
CONTRATTO PER TUTTI E UNIFORMITÀ DI TRATTAMENTO

Arriva Settembre ed ecco che il Governo torna a voler far cassa con i nostri stipendi.
La Polizia minaccia lo sciopero (che peraltro non potrebbe attuare…) e tutti lì pronti a rassicurare …

La questione che denunciano i colleghi della Polizia è un principio sacrosanto, ma è anche un grave problema che riguarda tutti i dipendenti pubblici oramai fermi col contratto da anni.
Le ultime notizie ci dicono che il Governo ha trovato 1 miliardo di euro per gli operatori della Polizia di Stato (compresi le migliaia assegnati negli Uffici con compiti amministrativi).

Ottimo risultato (per loro), ma questo approccio del Governo non va giù a nessuno!
Il loro rinnovo verrà finanziato anche da 450 milioni di ulteriori tagli ai Ministeri che metterà in discussione i nostri straordinari, i buoni pasto e le stesse sedi di lavoro.

Diciamocelo francamente: vogliamo anche credere alla storiella che un poliziotto guadagni 1.200 euro al mese,  ma tutti hanno uno stomaco,  tutti mangiano, non solo le Forze dell’ordine!
E se è vero che il dipendente pubblico deve tenere conto di cosa accade nel settore privato, è necessario allora iniziare a trovare un certo grado di omogeneità anche nel settore pubblico.

A cominciare, se vogliamo, proprio dal Ministero dell’Interno dove il disagio è maggiormente avvertito, laddove il personale contrattualizzato dell’Amministrazione civile dell’Interno partecipa  quotidianamente alla sicurezza del Paese, lavora negli stessi Uffici con Polizia di Stato, Vigili del Fuoco e Prefetti e vive, invece, disparità, dequalificazione e  sovrapposizioni funzionali.

Tutti “speciali”, per un verso o per l’altro, tutti tutelati e noi?

Si è vero, con la “specificità” non si mangia, ma guarda caso in queste occasioni viene continuamente rivendicata e comunque implica (tanto per fare qualche esempio):

–         Riforma previdenziale Fornero: non applicata;
–         Rilevazione automatizzata dell’orario: non applicata;
–         Trattenuta malattia: non applicata;
–         Visite specialistiche e aspettative regolarmente retribuite;
–         Abbonamenti trasporti bus, metro e treni gratuiti;
–         Proprietà immobiliari (per alcuni Prefetti): esonerate dall’IMU.

 Anche per questo sollecitiamo il Governo a mettere mano all’intera organizzazione del nostro Ministero, a quella delle Forze dell’Ordine e, quindi, al profondo riordino della Legge n.121/81.

Appare indifferibile, come sa bene il Governo, un riordino dei contratti  del Pubblico Impiego ed una ottimizzazione delle strutture e del personale che ne fa parte.

Siamo a fianco dei colleghi di PS, ma per lottare insieme contro i privilegi, per un più profondo rispetto di ogni professionalità e per la più ampia tutela di tutti i lavoratori del Pubblico Impiego

 FACCIAMOCI  SENTIRE!
UNISCITI ALLE MIGLIAIA DI COLLEGHI CHE HANNO GIÀ ADERITO
SPECIFICITÀ E SEZIONE GOVERNO
TUTELA ADESSO IL TUO FUTURO
SE NON HAI ANCORA FIRMATO FALLO ORA!
Clicca qui celeste piccola

 

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