PROGRESSIONI ECONOMICHE 2020 CONFINTESA-FP NON FIRMA

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Il 29 settembre si sono conclusi gli incontri per le progressioni economiche 2020.
L’Amministrazione, ancora una volta, ha dimostrato la sua incoerenza durante tutto il percorso o forse,
è il caso di dire, la sua incapacità di gestire un identico percorso con le stesse regole: tre anni, tre bandi
con regole diverse. Forse bisognava favorire qualche carriera? O forse chi sa cosa? Possiamo dare una
nostra interpretazione che non può essere smentita se si osserva soprattutto l’ultimo rinvio del 23
settembre per rettificare il punteggio da attribuire al Giudizio adeguato o non valutato anno 2019 da
52,5 a 53,5.
In tre anni l’Amministrazione non è riuscita ad essere d’accordo nemmeno con sé stessa.
Le progressioni economiche sono finanziate con parte del FUA, il fondo che dovrebbe promuovere una
migliore efficienza dell’Amministrazione, invece, così come puntualmente fanno, finisce per favorire
alcuni a discapito degli altri, perdendo di vista l’efficienza dell’Amministrazione. Tutto ciò nonostante
le nostre accorate sollecitazioni affinché si inserisse una premialità per gli apicali e per coloro che
hanno messo a disposizione dell’Amministrazione particolari capacità professionali, rendendosi
disponibili a servizi non contemplati nelle declaratorie dei vari profili, consentendo all’ Amministrazione
di raggiungere obiettivi che diversamente sarebbero stati inimmaginabili. Niente da fare.
In un anno così particolare come il 2020, che ha visto stravolta la quotidianità ed acuire le annose
problematiche strutturali ed organizzative, l’Amministrazione è riuscita ad essere cieca e sorda verso
ogni problematica che questo virus ha creato soprattutto alla nostra categoria.
Come negli anni precedenti si considerano: gli anni trascorsi nell’Amministrazione (anzianità di
servizio), il tempo dedicato a perseguire titoli di studio e solo nella valutazione di ciascun dipendente si
intravede un certo criterio premiante per i compiti assegnati. Ma è preferibile stendere un velo
pietoso sulle valutazioni.
E’ da “manuale del furbacchione” il valore attribuito al “servizio prestato all’estero” in caso di parità di
punteggio: un silente aiuto per qualcuno? E in quale parte del mondo avrebbe prestato servizio questo
collega? A San Marino o in Vaticano? O forse ci sbagliamo? “A pensar male si fa peccato ma, spesso, si
indovina”.
Per quanto ci riguarda potremmo fare un lungo elenco di servizi resi con particolare professionalità e
dedizione nonostante la carenza degli organici nella quasi totalità delle sedi. Vogliamo citarne uno per
tutti: il personale dei servizi informatici. Nostri colleghi che hanno da soli reso possibile i collegamenti
ed il lavoro da remoto, mentre la dirigenza era nel totale pallone ed incapace di trovare soluzioni
adeguate.
Il Ministro ha aggiunto il bacio accademico, elargendo cospicue gratificazioni economiche a tutti meno
che al Personale Civile contrattualizzato. Grazie lo stesso, ci siamo abituati alla scarsa riconoscenza.
Tutto il personale del Ministero dell’Interno, con le relative differenziazioni,
su un unico piano, giuridico e contrattuale. Questa è la soluzione.

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