PERSONALE “AREA DI GOVERNO”
SOLUZIONE ANCHE PER LA MOBILITÀ
in prospettiva dell’abolizione delle province
Il 19 marzo la Regione Sicilia ha abolito le province e conseguentemente le elezioni previste per fine maggio salteranno (le province saranno commissariate), dando così tempo all’Assemblea fino al 31 dicembre 2013 di varare la nuova legge.
A seguito di ciò è giustamente tornata a farsi sentire la preoccupazione dei dipendenti pubblici delle Amministrazioni legate territorialmente alle province di quella Regione. Un timore destinato ad estendersi attese le prospettive di una più organica, e complessiva, riorganizzazione della macchina statale ispirata dal Governo su modelli europei.
Per i dipendenti della Pubblica Amministrazione in servizio nella regione Sicilia si prospetta la possibilità di una riduzione dei posti di lavoro e l’unica soluzione immaginabile è lo strumento della mobilità con possibilità di una riallocazione del personale interessato.
Timori legittimamente fondati, considerato quanto si sta decidendo per la regione Sicilia, ma alimentati anche dal completo immobilismo delle Amministrazioni pubbliche in questo periodo nonostante quanto già definito alla Funzione Pubblica in merito agli esuberi nella P.A..
A conferma dei timori in tante occasioni espressi dalla nostra Sigla, i vertici della nostra Amministrazione il 18 marzo u.s. hanno incontrato in via informale le OO.SS. riguardo le ipotesi di un probabile ed imminente riassetto delle varie articolazioni del nostro Ministero sul territorio.
Per questo la nostra O.S.ha chiesto all’Amministrazione di avviare – anticipando così di fatto anche simili piani in studio presso la Funzione Pubblica in tema di contrattazione – immediati contatti con alcune Amministrazioni del settore pubblico (Giustizia, Esteri, Difesa) per arrivare in tempi brevi ad un Protocollo d’Intesa che possa definire canali di mobilità rapida, semplice ed affidabile tra quei Ministeri nell’intento, ovviamente, di non spostare nessuno dalla sua città.
La proposta da noi formulata di un’Area di Governo che comprenda il personale dei Ministeri dell’Interno, Affari Esteri, Giustizia e Difesa diventa dunque, alla luce dei recenti eventi, più che mai attuale e, senza dubbio, una vera e propria ancora di salvezza per molti lavoratori pubblici a cominciare, appunto, dai colleghi delle province soppresse della Sicilia.
Abbiamo avuto modo di apprezzare l’interesse della politica a tale sviluppo all’interno della P.A. Un progetto facilmente attuabile – senza alcun costo aggiuntivo – e utile ad evitare il disagio di quei dipendenti pubblici che potrebbero essere coinvolti da processi di mobilità, evitando così di aggravare la loro condizione economica e produttiva.