NUOVO CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI PUBBLICI
Il suo rispetto diventa anche indicatore rilevante per la
misurazione e valutazione della performance
Niente più regali, compensi o altre utilità di importo superiore a 150 euro per i dipendenti pubblici, obbligo di astenersi da attività in conflitto di interesse con le mansioni svolte e limitazione di telefoni ed altro materiale della PA ad un uso strettamente d’ufficio.
Sono queste alcune delle regole contenute nella bozza di regolamento approvata dal Consiglio dei Ministri dell’ 8 marzo scorso contenente il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici.
Il provvedimento, emanato in attuazione della legge anti-corruzione (legge 190/2012) indica i doveri di comportamento dei dipendenti delle PA, sostituirà il vecchio Codice del 28 novembre 2000, e sarà fonte di responsabilità disciplinare.
Il DPR si applicherà alla totalità dei pubblici dipendenti, nonché ai dirigenti e ai consulenti degli organi politici e ai collaboratori e consulenti della PA e dei suoi fornitori a qualunque titolo.
Si, in effetti è strano, ci chiamano pubblici ma non lo siamo più oramai da tempo.
Altri che invece veramente lo sono, di nome e di fatto, riescono sempre a rimanere ai margini di simili interventi. Sono gli strani casi della PA italiana.
Tra le altre disposizioni del codice anche:
- la comunicazione del dipendente della propria adesione o appartenenza ad associazioni e organizzazioni (esclusi partici politici e sindacati) i cui interessi interferiscano con l’attività dell’ufficio;
- la comunicazione, all’atto dell’assegnazione all’ufficio, dei rapporti diretti o indiretti di collaborazione avuti con soggetti privati nei 3 anni precedenti e in qualunque modo retribuiti, oltre all’obbligo di precisare se questi rapporti sussistono ancora (anche col coniuge, convivente, parenti);
- il rispetto dei vincoli nell’utilizzo del materiale o delle attrezzature assegnate ai dipendenti per ragioni di ufficio, anche con riferimento all’utilizzo delle linee telematiche e telefoniche dell’ufficio. Stessa cosa per i mezzi di trasporto disponibili (auto blu o grigie) utilizzabili esclusivamente per lo svolgimento dei compiti d’ufficio;
- per i dirigenti, l’obbligo di comunicare all’amministrazione le partecipazioni azionarie e gli altri interessi finanziari in conflitto d’interesse con le funzioni che svolgono. L’obbligo di fornire le informazioni sulla propria situazione patrimoniale previste dalla legge;
- l’assegnazione dell’istruttoria delle pratiche dovrà attenersi ad un’equa ripartizione del carico di lavoro ed affidare incarichi aggiuntivi in base alla professionalità e secondo criteri di rotazione;
- anche per le riunioni con i collaboratori, i dirigenti devono assicurare la conclusione delle stesse entro l’ordinario orario di lavoro;
- la tracciabilità e la trasparenza dei processi decisionali adottati.