Mobilità e Assunzioni: Il Dilemma del Ministero dell’Interno
2024 – Anno del Cambiamento
Mobilità e Assunzioni: Il Dilemma del Ministero dell’Interno
Il recente annuncio del Concorso Ministero dell’Interno, Funzionari 2024, ha evidenziato la volontà dell’amministrazione di rafforzarne il proprio organico con 1.248. Il numero dei posti trae in inganno, ma se si osserva meglio non si potrà non esprimerci con preoccupazione riguardo alla discrepanza tra il numero di posizioni disponibili e la reale necessità di personale, così come le tensioni tra le procedure concorsuali e quelle di mobilità.
Il nuovo concorso si svolge su base territoriale, per incentivare l’assunzione di personale localmente, e limitare gli abbandoni dei posti di lavoro ma, ciò nonostante, considerati i numerosi pensionamenti, si ha un quadro di insieme sconfortante in termini numerici (organico previsto 22500, organico di fatto 14400).
Peraltro, la procedura è stata avviata senza prima effettuare una verifica, per consentire il passaggio volontario orizzontale. Per esempio: quanti sono i funzionari amministrativi che, a causa delle passate riqualificazioni a punti, sono sulla carta funzionari economico-finanziari ma non sono mai stati in “ragioneria”?
La realtà è che la mobilità rimane un punto dolente; la difficoltà della gestione delle risorse umane all’interno del nostro Ministero e la scarsa volontà di operare diversamente.
Più volte abbiamo chiesto di effettuare i movimenti del personale prima delle immissioni in servizio. La realizzazione di tale sistema richiede una pianificazione attenta e una gestione delle risorse umane che tenga conto delle esigenze dell’amministrazione ma anche delle legittime aspettative del personale.
Se la sfida è quella di creare un ambiente di lavoro che non solo attragga talenti, ma che mantenga la motivazione di quelli che già abbiamo, ci sembra che non sia stata colta neppure stavolta.
Vi chiediamo: Come mai non si riesca e fare squadra come fanno tutte le altre componenti in questo Ministero?
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