MINISTERO INTERNO
“ABBIAMO UN PROBLEMA“

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Questa mattina siamo stati convocati in videoconferenza presso il Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione per avere un aggiornamento sulla “possibilità che gli interinali vengano prorogati”.

Il Capo Dipartimento Prefetto Di Bari ha comunicato che, allo stato degli atti, la specifica proposta normativa predisposta dal Ministero dell’Interno “NON E’ STATA INSERITA IN NESSUNO STRUMENTO NORMATIVO PERCHE’ ENTRO IL 21 SETTEMBRE POSSA ESSERE PUBBLICATA IN GAZZETTA”.

Nella sostanza, seppur la fase propedeutica dell’iter legislativo stia a buon punto, “manca ancora l’ultimo miglio” (cioè la calendarizzazione parlamentare) che se non sarà superato in tempo utile, non consentirà a centinaia di “lavoratori somministrati” di vedersi prorogato il contratto di lavoro e, di conseguenza, dal 21 settembre 2021 gli Sportelli Unici per l’Immigrazione presso le Prefetture saranno fortemente penalizzati sulla gestione delle istruttorie necessarie per la regolarizzazione dei lavoratori stranieri.

Da quanto si è percepito tra il detto e non detto, riteniamo che il nostro Ministero non abbia avuto la forza politica per portare avanti la questione, così come non riesce a far comprendere in ambito parlamentare l’importanza del ruolo svolto dal Personale contrattualizzato negli uffici centrali e periferici, dove quotidianamente vengono affrontate e gestite situazioni emergenziali sociali, lavorative, di ordine e sicurezza pubblica, di protezione civile, di rappresentanza del Governo sul territorio garantite, senza soluzione di continuità, anche nella situazione dell’emergenza sanitaria.

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Sempre oggi le OO.SS. si sono confrontate con l’Amministrazione sulle bozze di accordo per la distribuzione dei Fondi Risorse Decentrate 2020, ex Agenzia autonoma per la gestione dell’albo dei segretari comunali e provinciali, e della soppressa Scuola Superiore per la formazione e la specializzazione dei dirigenti della Pubblica Amministrazione locale: abbiamo, ancora una volta e non ci stanchiamo di farlo, sottolineato all’Amministrazione che le evidenti disparità economiche tra colleghi dello stesso Ministero non hanno motivo di esistere in un’Amministrazione il cui personale è già fortemente penalizzato, rispetto ad altre categorie di personale con cui lavora gomito a gomito, nonché per la grande riduzione degli organici dovuta ai pensionamenti e per concorsi non effettuati.

Il nostro punto di vista è, crediamo, molto semplice: nella premessa della bozza degli accordi, si legge che per i colleghi ex AGES ed ex SSFS è stato disposto l’inquadramento nei ruoli del personale a tempo indeterminato dell’Amministrazione Civile dell’Interno e che viene applicato lo stesso CCNL Funzioni Centrali. Orbene, stesso inquadramento, stesso CCNL vuol dire stesso trattamento economico, anche per quanto riguarda il Fondo Risorse Decentrate!

La parte normativa, sappiamo tutti, essere suscettibile di variazione, ma nessuna proposta è all’orizzonte; il Dipartimento delle Politiche del Personale verso quale direzione vuole andare?

Noi riteniamo, invece, che la strada da percorrere per un complesso Ministero, qual è il nostro, è il riconoscimento della specialità, con la quale a tutto il personale verrebbe riconosciuta la giusta professionalità, la meritata remunerazione

FLASH 13 – 2021 in formato pdf

 

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