LO STRANO CASO DELLA SPENDING REVIEW AL VIMINALE
UN DECRETO CHE ESCLUDE COMPARTO SICUREZZA, VIGILI DEL FUOCO E PROBABILMENTE ANCHE I PREFETTI,
MA NON CERTO NOI.
A fronte di tutta la popolazione di dipendenti al Ministero dell’Interno (tra Polizia di Stato, Vigili del Fuoco, Prefetti, ecc..) gli unici a venir concretamente coinvolti dal decreto sulla spending review saranno, ancora una volta, i dipendenti dell’Amministrazione Civile dell’Interno contrattualizzato.
Appena 19.000 unità che, però, direttamente (con l’ennesimo taglio agli organici) o indirettamente (con la riorganizzazione territoriale e funzionale degli Uffici ed il taglio delle spese) rischiano di vedersi colpire seriamente dall’ennesimo provvedimento governativo! (senza contare i contratti bloccati…)
È appunto questa la “stranezza”. Una stranezza che coincide con un’incomprensibile etica di intervento
nella nostra Amministrazione – già logorata da differenze retributive e di prerogative tra la base ed il vertice, e anche tra intere categorie di dipendenti – che considera i lavoratori dell’Amministrazione civile esclusivamente come fonte di risparmio.
Nelle occasioni, anche recenti, di definizione di obiettivi strategici e complessivi del Ministero dell’Interno, siamo sempre rimasti alla porta.
Nei giorni della pubblicazione del DL 95/2012 abbiamo richiesto un incontro al Ministro Cancellieri – che si terrà il 26 luglio prossimo – al fine di conoscere le determinazioni che l’Amministrazione intende intraprendere su questo ulteriore decreto ed avviare, da subito, un comune confronto.
Non solo. Occorre affrontare immediatamente le altre questioni legate alla riorganizzazione territoriale e funzionale degli Uffici del Ministero dell’Interno. A partire dalle assicurazioni su quanto previsto nel DL 95/2012 per le Prefetture, le ulteriori competenze assegnate e la tutela del personale interessato.
In base ai criteri approvati dal Governo, i nuovi enti dovranno avere almeno 350mila abitanti ed estendersi su una superficie territoriale non inferiore ai2500 chilometriquadrati. Saranno quindi non meno di 43 le province a rischio oltre a quelle delle città metropolitane.
Il provvedimento governativo sulla spending review conferma anche le ipotesi di esuberi per ragioni “funzionali e finanziarie” da parte delle Amministrazioni. Chiederemo al Ministro di chiarire immediatamente tale aspetto!
Se si intenderà avanzare anche tale azzardato proposito, ci troveremo finalmente costretti ad affrontare le indifferibili criticità che, nella nostra Amministrazione, sussistono con l’illegittimo impiego di migliaia di altri dipendenti in funzioni non di competenza.
Qualora il Ministro avesse intenzione di intraprendere anche la strada di “esuberi funzionali” avrà anche il coraggio di applicare la legge 121/81, allontanando poliziotti (e Vigili del Fuoco) da mansioni non di istituto?
Al personale dell’Amministrazione civile dell’Interno pari condizione di specificità
che abbraccia oramai tutta la nostra Amministrazione!