Il Sottosegretario del Cambiamento?

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Oggi, 3 agosto 2018, abbiamo incontrato il Sottosegretario On. Dott. Carlo Sibilia.

Abbiamo fatto avere una nostra nota al Sottosegretario, per ribadire le nostre priorità e le urgenze del nostro Dicastero.

I precedenti Governi, non hanno voluto perseguire la strada del cambiamento, se pur sollecitati dalla nostra OO.SS. che da anni insegue l’obbiettivo della specialità.

Ingiustificabile in un Ministero speciale, qual è il Ministero dell’Interno, avere tutte le componenti – Prefettizi – Polizia di Stato – Vigili del Fuoco – Personale Civile dei VV. del F. con contratti speciali ed il Personale Civile, che opera dappertutto, NO.

Vogliamo un Ministero senza discriminazioni, ove la dignità e la professionalità sia pari per ciascuna componente seppur con compiti diversi, ove ognuno sia parte e non supporto di altre categorie.

Non è più possibile confondere l’opinione pubblica sventolando la carenza di personale nei ruoli della Polizia di Stato e poi modificare il loro ordinamento per inserirli in ambiti impropri, emarginando il personale che già vi opera e in molte occasioni sostituendosi ad esso.

Non dimentichiamo che a svolgere lavori d’ufficio vi sono oltre 20.000 unità di personale dei ruoli P.S., un numero più elevato di quello del Personale Civile!

Non si può far ricorso per ogni emergenza al personale civile e poi ignorarlo!

Vorremmo definire l’incontro di oggi “CAMBIAMENTO Anno 0”.

 Possiamo sintetizzare così l’incontro con il Sottosegretario:

  • Apprezzamento per il contributo offerto con le rivendicazioni;
  • Apprezzamento per il Personale, che, nonostante i pochi giorni dalla nomina, ha potuto constatare che, opera credendo nello Stato e facendo in modo che le strutture diano risposte alla cittadinanza, adoperandosi con tutti i mezzi a disposizione e nonostante le carenze di organico;
  • Indifferibili e improcrastinabili l’inserimento di nuove leve negli organici;
  • Valorizzazione del Personale Civile;
  • Intraprese già iniziative per nuove assunzioni;
  • Cambiamenti sempre promessi e mai iniziati;
  • Politicamente non si intende arretrare sul territorio;
  • Lavorare per rendere la convivenza per chi opere nelle strutture del Dipartimento, Questure e Commissariati, più accettabile, distinguendo i compiti assegnati.

Vogliamo esprimere fiducia, vogliamo augurarci che non sia solo di nome il GOVERNO DEL CAMBIAMENTO, ma che inizi concretamente il cambiamento.

Saremo propositivi ma attenti a ché il cambiamento migliori lo status del Personale Civile.

Sarà il Governo del Cambiamento? Aspettiamo fatti e non solo parole

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