IL PARLAMENTO INTERROGA ALFANO SUI TRASFERIMENTI
LA DIMOSTRAZIONE CHE ABBIAMO RAGIONE A DENUNCIARE TALE INGIUSTIFICABILE SITUAZIONE
COME SAPETE NON E LA PRIMA VOLTA CHE IL NOSTRO SINDACATO CONTESTA L’INSOLITA SITUAZIONE AL MINISTERO DELL’INTERNO LADDOVE
LA MOBILITÀ INTERNA – IN ATTESA NON SI CAPISCE DI QUALE SCENARIO E/O EVENTO, ED ANCHE IN PRESENZA DI CONGRUI ORGANICI – RISULTA DIFFICILE, ANZI IMPOSSIBILE (SALVO FORSE PER GLI AMICI DEGLI AMICI).
I DIPENDENTI CON INTERESSI PRIMARI CHE IL LEGISLATORE HA INTESO TUTELARE (L.104/92, D.Lgs.151/2001, ecc), COME ABBIAMO ANCHE PIÙ DI RECENTE RICORDATO ANCHE AL NUOVO CAPO DIPARTIMENTO PREFETTO VARRATTA. CONTINUANO POI AD ESSERE QUELLI MAGGIORMENTE LESI.
ANCHE IL PARLAMENTO ORA, CON UNA INTERROGAZIONE CHE SI RIPORTA, CHIEDE DI SAPERE COSA ACCADE AL MINISTERO DELL’INTERNO.
I NOSTRI AUGURI AL MINISTRO CHE SI BECCA ANCHE QUESTA GRANA.
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Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-09653 – Giovedì 2 luglio 2015, seduta n. 453
FEDRIGA. — Al Ministro dell’interno. — Per sapere – premesso che:
l’articolo 33, comma 5, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, prevede che il lavoratore cui siano stati riconosciuti i benefici di legge «ha diritto di scegliere ove possibile, la sede di lavoro più vicina al domicilio della persona da assistere e non può essere trasferito senza il suo assenso»;
apparentemente, fino al dicembre 2013, il Ministero dell’interno aveva sempre trasferito i dipendenti che lo avessero chiesto sulla base della predetta legge n. 104 del 1992;
a quanto risulta, nel 2014 e nel 2015 nessun dipendente è stato trasferito sulla base della legge n. 104 del 1992;
al momento, sarebbero interessati all’applicazione nei loro confronti dei benefici previsti dalla legge n. 104 del 1992 circa 70 dipendenti dell’amministrazione dell’interno su tutto il territorio nazionale, a fronte dei 19 mila in servizio, forze di polizia escluse;
dei 70 in stato di bisogno, circa 40, elencati dall’ufficio del personale di Roma, fronteggiano patologie particolarmente gravi;
il dirigente responsabile della direzione centrale per le risorse umane a Roma risulta aver più volte fatto aggiornare l’elenco dei dipendenti «più gravi» al fine di agevolarne il trasferimento presso le sedi richieste;
ciò nonostante, non risulta ad oggi che sia stato firmato alcun decreto di trasferimento –:
per quali ragioni l’amministrazione dell’interno neghi ai propri dipendenti l’applicazione dei benefìci previsti dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104. (4-09653)