IL NUOVO CONTRATTO
RICHIESTA ATTIVAZIONE FASI PRELIMINARI
Come è noto, il nuovo contratto recentemente varato, oltre ad una integrazione economica, comporterà una modifica delle Aree e delle posizioni “F”.
Sostanzialmente le Aree cambiano di definizione e da 3 passano a 4: Area Operatori; Area Assistenti; Area Funzionari, Area Alte professionalità. All’interno di ogni area le ex posizioni “F” verranno riassorbite nelle fasce economiche scomparendo e tutti i successivi passaggi economici non avverranno più con la presa in giro delle “progressioni economiche”, da qualcuno ancora chiamate “riqualificazioni”, ma come l’antico scatto (automatico) di anzianità.
Pertanto, l’attuale situazione economica di ogni dipendente verrà assorbita all’interno del proprio inquadramento economico in attesa dei prossimi passaggi per anzianità.
A parte una prima fase “automatica” per gli apicali prevista dal Contratto Nazionale, i passaggi tra le Aree saranno regolati dal Contratto Integrativo che verrà.
Tuttavia, prima di procedere alla stesura del Contratto integrativo di Ministero, sarà necessario provvedere ad avviare alcune fasi preliminari necessarie per costruire la nuova architettura professionale con le relative competenze.
Come previsto dal nuovo Contratto, entro i 5 mesi dalla sua firma e prima della stesura del Contratto Integrativo è possibile avviare i transiti degli apicali ex Area 1 Fascia 3, in Area 2, ora Assistenti; e degli apicali ex Area 2 Fascia 6, in Area 3, ora Funzionari. Questo senza aumento di spesa, dato che il transito sarà solo professionale e non economico. Subito dopo occorrerà individuare le “famiglie professionali” per distinguere competenze e qualifiche che potrebbero essere: Amministrativo, Economico Finanziario, Informatico, Comunicazione, Tecnico per la sicurezza, Linguistico, Sociale, Statistico.
Solo al termine di questo lavoro preliminare sarà possibile costruire il nuovo Contratto Integrativo con più snellezza e funzionalità.
A tal fine la nostra O.S. ha già fatto partire due richieste per l’avvio di un tavolo contrattuale.
Vi terremo informati.
Alla prossima puntata.
Buongiorno a tutti.
Vi scrivo in merito alla questione della futura Area di “Elevata Professionalità”, e ai criteri con cui dovrebbero essere individuate le figure appartenenti a tale area.
Come Funzionario Linguistico, e considerato l’ingente numero di anni di servizio che ho sulle spalle, la questione mi sta particolarmente a cuore.
Credo sia necessario ricordare a chi probabilmente non lo sa che il “Diploma di Scuola Superiore per Interpreti e Traduttori” (conseguito attraverso un corso specialistico successivo al liceo, quindi equiparabile ad un diploma universitario in termini di percorso formativo) era negli anni ’80 il massimo della qualificazione a livello di titoli per quel ruolo, a parte l’Università di Trieste che era l’unica che offriva la Laurea in Traduzione.
La Laurea in Lingue e Letterature Straniere, che pure per le qualificazioni fino ad ora svoltesi è stata considerata laurea specifica peri il passaggio da Assistente a Funzionario Linguistico, è un titolo di gran lunga meno specifico della appena citata Scuola Superiore. E’ infatti una Laurea con un percorso di studio prevalentemente umanistico, volto all’approfondimento di letterature straniere e delle relative lingue, ma senza minimamente trattare e approfondire nozioni e tecniche necessarie al traduttore e interprete simultaneo, e senza fornirgli i relativi strumenti tecnici.
Pertanto, sarebbe corretto e opportuno che per il passaggio alla futura area delle cosiddette “Elevate Professionalità”, questo diploma di Scuola Superiore Interpreti e Traduttori venisse riconosciuto e considerato fattore di accesso.
Vorrei anche ricordare che da decenni i Funzionari Linguistici svolgono un ruolo più che specifico e ad elevato contenuto professionale, abbastanza raro nei nostri ministeri, ove più frequentemente le posizioni sono aperte a titoli più generici e meno specialistici. E vorrei ricordare che la stragrande maggioranza di noi Funzionari Linguistici possiede il diploma di Scuola Superiore Traduttore Interpreti, molto più attinente al profilo di traduttore interprete rispetto a qualsiasi altro titolo di studio.
Quanto sopra perché ho l’impressione che molti non conoscano bene questi aspetti, in particolare la differenza fra la generica Laurea in Lingue e lo specifico Diploma di Scuola Superiore Traduttori e Interepreti, e perché chi deve decidere il criterio dei passaggi all’area delle “Elevate Professionalità” possa tenerne conto.
Un cordiale saluto a tutti.
Silvia Ravagni
Funzionario Linguistico – Questura di Venezia – Commissariato di P.S. “San Marco”.
Il punto da superare è a monte. Ovvero l’amministrazione non vuole riempire la 4 area perché pensa dia fastidio alla dirigenza.
Per cui serve la mobilitazione e la protesta del personale affinché sia superato questo ostacolo. Poi potremo parlare dei vari aspetti della selezione
E i laureati di seconda area non f6…
Stanno a guardare come in questi vent’ anni??!!
Per riassumere le regole visto che le domande si aggirano sempre attorno a questi temi.
1) passaggi di area per procedura concorsuale
2) passaggi economici triennali attraverso i cd differenziali stipendiali.
Nel ccnl sono esposte le regole generali
Cosa intendete con:
“A parte una prima fase “automatica” per gli apicali prevista dal Contratto Nazionale, i passaggi tra le Aree saranno regolati dal Contratto Integrativo che verrà.”
Non è previsto nessun automatismo per gli apicali della terza area, anzi mi sembra che ci sia un totale appiattimento, tutti funzionari con e senza laurea, nessuna distinzione tra laurea breve e magistrale, non importa se sei entrato con concorso o no, e meno che mai se il concorso era per dirigente (ex ante 1993), direttivo, collaboratore o assistente, e in più fino ad aggi l’anzianità nella qualifica ha avuto lo stesso peso a prescindere dal ruolo svolto in precedenza. Cosa intendete fare per porre rimedio a queste nefandezze?
I così detti apicali della terza area avranno accesso agli aumenti stipendiali previsti dai differenziali stipendiali e poi, se saremo incisivi e imporremo questa scelta all’amministrazione, la procedura concorsuale per il passaggio all’area delle elevate professionalità!
Non ho capito se uno che è : inquad. MINISTERI AREA II F 5 – Qualifica XXB5 – (e da 25 anni in qualifica B con laurea), se passa in Area C (funzionario).
Grazie per la risposta.
Si in linea di massima certo che lo può fare ma tramite procedura concorsuale con i posti al 50% per interni e 50% per esterni.
Non è una decisione sindacale, e una previsione di legge
Ma scusate se non ci saranno più le fasce economiche chi resta fermo a F5 non può passare all’ Area successiva? Mi riferisco da assistente a funzionario. Grazie anticipate per la risposta che darete
Non ci saranno le fasce economiche ma ci saranno i differenziali stipendiali, abbastanza simili.
I passaggi di area saranno sempre sottoposti a concorso di cui il 50% per gli esterni.