DISARMONIZZATE LE VISITE FISCALI
DISARMONIZZATE LE VISITE FISCALI
Ci si aspettava un regolamento che armonizzasse la disciplina tra il settore privato e quello
pubblico ed invece è stato pubblicato il decreto 206/2017 del Dipartimento della Funzione pubblica di palazzo Chigi (in vigore da mercoledì 13 gennaio) che, ancora una volta, ha rimarcato maggiormente le differenze tra le diverse categorie di malati.
Eppure anche il Consiglio di Stato, “udito” già nell’agosto dello scorso anno ha rilevato che la riforma Madia non aveva provveduto ad armonizzare le fasce orarie per le visite fiscali dei pubblici dipendenti equiparandole al privato…ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire!
Ed è così che i lavoratori, quando si ammalano, subiscono un trattamento differente in base al proprio datore di lavoro. Se si è lavoratori privati la fascia di reperibilità è di sole 4 ore
giornaliere, se invece si è lavoratori pubblici la “finestra” è confermata di 7 ore ovvero tra le 9 e le 13 e tra le 15 e le 18 di ciascun giorno (anche non lavorativi e festivi).
Tra i dipendenti pubblici ulteriore eccezione, per esplicita previsione legislativa, sia del “personale delle Forze armate e dei Corpi armati dello Stato e del Corpo nazionale dei vigili
del fuoco”, che del personale degli enti pubblici economici, degli enti morali, delle aziende speciali.
E che dire della limitazione a 3 ipotesi dell’esclusione dall’obbligo di reperibilità del dipendente in malattia? Brunetta del 2009 ne aveva individuate 5 … troppe per la Madia che riduce la “non reperibilità” ai casi in cui la causa di servizio riconosciuta «abbia dato luogo
all’ascrivibilità della menomazione unica o plurima», alle prime tre categorie della Tabella A o E del DPR n. 834/1981 e agli «stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità
riconosciuta, pari o superiore al 67%».
Si sbagliavano quanti pensavano che Brunetta avesse già toccato il fondo considerato che la Madia è riuscita ad andare oltre … e speriamo che si fermi qui.
Invece di continuare la caccia alle streghe spendendo inutilmente danaro pubblico non sarebbe stato più opportuno colpire i pochi furbetti invece dei tanti lavoratori sfortunati realmente malati?