DI LULLO DOCET
COSA NON BISOGNA FARE PER IL RISPETTO DELLA DEMOCRAZIA
Al di là delle previste azioni di tutela nelle sedi giudiziarie, dove chiedere il rispetto delle prerogative sindacali frutto di anni di lotte, nostra intenzione è prendere ad esempio una recente vicenda per spiegare ai nostri Rappresentanti, agli Iscritti e Simpatizzanti e, soprattutto, ai Dirigenti, quali sono le “regole del gioco” e come l’Amministrazione, che si esprime attraverso i suoi dirigenti, commette gravi errori, che oltre a ledere l’immagine di una O.S., mina alla base la credibilità stessa del sistema sindacale in certi casi degradato ad oligarchia gestita dai “preferiti” dalla Parte Pubblica.
La vicenda in questione potrebbe essere un esempio che rientra nelle famigerate situazioni dei cosiddetti “sindacati gialli”, cioè quelle associazioni rappresentative che appaiono “meglio predisposte” di altre più rigide ed irreprensibili.
Non è la prima volta che nel nostro ministero notizie e documenti di materia sindacale vengano recapitati prima ai soliti noti e, poi, a tutto il resto. Potrebbe essere solo un difetto di comunicazione. Tuttavia, siccome “a pensar male si fa peccato ma si indovina”, chissà perché a nostro favore non è mai successo. Qualcuno dice che forse siamo noi a non saper recepire nei tempi dovuti certe informazioni. Mah!
Intanto succede, con tanto di prove alla mano, così come è successo nel caso della dott.ssa Mara Di Lullo, Vice Capo Dipartimento per le Libertà Civili e l’immigrazione e Direttore della Direzione Centrale per le Politiche Migratorie, Autorità Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione che, come appare chiaramente nella nota allegata, ha ritenuto dare notizia dell’assunzione di personale a tempo determinato solo a CGIL, CISL e UIL, indicandoli quali unici e soli destinatari dell’informazione. Altro che difetto di comunicazione e ricezione: comunicazione a senso unico. Più chiaro di così!
Infatti, il messaggio recepito a mo’ di Marchese del Grillo è chiaro: “Io so io e voi non siete un ……”. E prendiamola così, se non fosse che, ad oggi, nonostante una nota di protesta inviata a tutti, compreso l’Arcangelo Gabriele, nulla è successo. E questo silenzio, purtroppo, conferma la teoria della supremazia del consociativismo gestionale che utilizza la democrazia fuori dal rispetto delle regole scritte e sottoscritte da tutti, adattandole con disinvoltura alle proprie strategie più o meno lecite.
Così non va bene!