“Chi siete? Cosa portate? Ma quanti siete? Un fiorino!”
2024 – Anno del Cambiamento
Martedì 11 giugno siamo stati informati della nuova organizzazione del Ministero dell’Interno, contenuta nel provvedimento già pronto per la firma del Ministro.
Le piante organiche mostrate al tavolo nazionale rivelano una situazione molto confusa, come una tempesta perfetta in cui si sono accumulati ritardi nei trasferimenti, nella mobilità, nelle norme di prima applicazione, nei finanziamenti dei fondi, nelle prese di servizio. Ed emerge la necessità di un approccio più focalizzato e organizzato nella gestione del personale, che consideri le reali necessità e le peculiarità di ogni ruolo all’interno del Ministero.
L’Amministrazione ha precisato che la nuova pianta organica è stata determinata dal Governo nel 2015, con una riduzione di circa il 20% del personale rispetto a quella attualmente applicata, e ha esaminato i singoli uffici per adeguare la situazione reale anche in funzione della futura mobilità e delle future assunzioni.
Anche senza essere esperti di numeri, si sa che più compiti e meno mezzi portano a troppo lavoro!
Abbiamo manifestato, con casi concreti (Treviso, Ferrara, Ravenna, tra le sedi con dati non uniformi), come non potessimo essere d’accordo su quanto espostoci.
Su alcune questioni abbiamo chiesto chiarimenti ma ottenuto scarse informazioni: riguardo alla mobilità, si procederà in tempi brevi (sembra 15 giorni) per i colleghi che hanno la 104 mentre quella ordinaria sarà avviata in seguito, comunque “prima dei risultati del concorso dei 1248” (funzionari) “che si prevede finirà non prima della metà del 2025”; riguardo a nuove assunzioni è stato detto che esiste già un’autorizzazione con dpcm per bandire altri tre concorsi per funzionario amministrativo; riguardo ai passaggi di area, questi saranno realizzati entro l’anno.
Abbiamo chiesto di partecipare attivamente ai tavoli, per sapere se e come l’Amministrazione intende organizzare il nostro Ministero ormai trascurato, come ad esempio il PIAO insufficiente, che non ha considerato le Elevate Professionalità, né ha valorizzato il personale con formazione e aggiornamento, mancando così di stimolare la crescita e la valorizzazione dei dipendenti, che sono il capitale umano sui cui si basano i servizi del Ministero dell’Interno e…non solo le carriere dei dirigenti!
La gestione poco chiara provoca malessere nel personale. Ma non c’è ancora una solidarietà tra i lavoratori, ognuno pensa al proprio interesse ed alle promesse di alcuni sindacati, così tutti tacciono e continuano!
Ma se oggi, come l’amministrazione ha già manifestato, si subiscono le conseguenze degli errori fatti negli accordi sindacali precedenti, e noi ne siamo danneggiati, a chi chiederemo poi il risarcimento?
11_FLASH-2024-un fiorino con allegati ok
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