CCNL FUNZIONI CENTRALI: LE NORME DI PRIMA APPLICAZIONE
(queste sconosciute)
Non cadiamo nel tranello!
Come avevamo annunciato durante il periodo di rinnovo delle RSU, è da sempre nostro obiettivo quello di restituire dignità al Personale del Ministero dell’Interno, anche mediante l’azzeramento dell’area prima, e di dare prospettive di carriera a tutto il personale a cominciare da quello di Area Seconda.
Questo sarebbe ora possibile se si recepissero le indicazioni del Contratto Nazionale che prevede proprio la possibilità di adottare un percorso ad hoc per raggiungere questo fine.
Infatti, in applicazione dell’art. 18 del nuovo CCNL Comparto Funzioni Centrali, entro cinque mesi dalla sua sottoscrizione (09 maggio 2022) e prima dell’approvazione del Contatto Integrativo di Ministero, si può procedere ai passaggi delle “posizioni apicali” dalle aree prima e/o seconda nelle aree immediatamente superiori, senza oneri per l’Amministrazione.
In effetti occorre individuare una soluzione che contempli le esigenze strutturali dell’Amministrazione e, allo stesso modo, le penalizzazioni subite dal personale per il passaggio alle posizioni economiche, poi denominate fasce, e il conseguente blocco delle carriere che si protrae da più di 12 anni.
Fermo restando la necessità di definire i passaggi di area da rendere fruibili e strutturali per tutto il personale, il nuovo CCNL, come è noto, dà la possibilità da subito e in prima applicazione di inquadrare gli apicali dell’Area Prima e seconda nelle costituite nuove aree degli Assistenti e dei Funzionari.
L’accordo in prima applicazione consentirebbe dunque ai profili apicali ex Area 1 F3 e Area 2 F6 di essere inquadrati nel primo scaglione dell’area successiva senza alcuna variazione di spesa.
Questo inquadramento, oltretutto, sanerebbe molte posizioni di mansioni superiori, attualmente svolte soprattutto in contesti dove la carenza di personale è più marcata.
Ma sarebbe anche il riconoscimento di un percorso che ciascuno di noi dovrebbe rivendicare, senza subire ulteriormente e rimanere all’angolo. La miseria delle cosiddette posizioni economiche ci ha penalizzato facendo apparire ciò che non è!
Di fatto per poche “lire” mensili abbiamo venduto la nostra professionalità e la nostra specificità ed ora rischiamo il bis se non ci diamo una svegliata!
La problematica delle famiglie professionali e delle norme di prima applicazione riguarda tutti noi.
Allora colleghi forza! Non rimaniamo struzzi, diventiamo leoni!
Contattateci e uniamo le forze per rivendicare il nostro ruolo in un
Ministero strategico per tutta la nostra Nazione!
Continuate così. Questa non è riconoscimento delle professionalità, è appiattimento, ossia il pensiero fisso di tutti i sindacati del P.I. NON SI DEVE PERMETTERE IL TRANSITO NELLE QUALIFICHE SUPERIORI SE NON SI POSSIEDE IL TITOLO DI STUDIO RICHIESTO DALL’ESTERNO. Si chiama decenza.
E che mi dite dell’abolizione del Direttore ? Il massimo dell’appiattimento e dell’umiliazione di chi ha un titolo di studio universitario. Fate ammenda degli errori e riservate l’Area 4 agli ex Direttori nell’integrativo del M.I. , oggi funzionari: tutti uguali , tutti appiattiti, tranne per i pochi euro di differenza negli statini paga.
Ma non si vive di solo euro, esiste anche la dignità professionale. E le gerarchie interne servono nella P.A. Servono. Sono un vostro iscritto ma dopo quest’articolo credo che mi cancellero. Cordiali saluti
La cosa da superare ora è “convincere” l’Amministrazione a mettere a concorso i posti per la 4 Area perché ora quello è il problema: lAmministrazione non vuole attuarla!
Poi si parlerà del come …
Deluso questura di vercelli