Ancora abbiamo una professionalità?

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ABBIAMO ANCORA UNA PROFESSIONALITÀ?

Aprire e chiudere gli Uffici, Informatici e Assistenti sociali a vidimare registri dello stato civile, poliziotti nell’Ufficio Cifra, e via dicendo…

LECCE, FIRENZE, PORDENONE… I CASI PROLIFERANO

E L’AMMINISTRAZIONE SE NE INFISCHIA

L’ultima trovata in ordine di tempo è la decisione di molti Prefetti di affidare ai loro dipendenti le chiavi degli Uffici con l’incarico di aprire e chiudere le sedi delle Prefetture.

Peccato però che nel nostro contratto non è prevista alcuna mansione del genere e nessuno è tenuto a assumersi simili responsabilità. La questione, tuttavia, sussiste e ciclicamente si ripresenta vuoi anche per qualche ignaro collega che accetta, si adegua, salvo poi rammaricarsi della scarsa considerazione della propria professionalità e carriera.

Che fine hanno fatto i presidi di Polizia? E gli operatori di PS? Vai a vedere che ora sono a fare pratiche amministrative e a sostituirci all’Ufficio Cifra e noi, invece, ad aprire e chiudere gli Uffici?

Ora aspettiamo di ottenere anche le chiavi di qualche Questura!

Dicevamo l’ultima trovata perché si aggiunge alle decine di casi che offendono la nostra carriera.

Pordenone, Lecce, Firenze, ecc. un crescendo di libere “iniziative” alla faccia delle norme contrattuali e delle singole professionalità possedute dai lavoratori.

Sono solo alcuni casi che però evidenziano come la nostra carriera professionale sia stritolata dai “poteri forti” di questa Amministrazione. Una carriera professionale dove, a solo titolo di esempio, gli informatici sono impossibilitati a fare gli informatici e ad avere una formazione adeguata.

Così, infatti, Prefetto di Vicenza utilizza informatici e assistenti sociali per le attività ispettiva dei registri di stato civile infischiandosene del contratto e della carriera dei loro dipendenti.

Quello che intende vedere il nostro datore di lavoro è solo la carenza di organico, gli obiettivi assegnati ai dirigenti e la necessità di raggiungerli per non rimetterci (loro) carriera e soldi!

Ma della professionalità e dei lavoratori contrattualizzati dell’Amministrazione Civile dell’Interno poco importa. Salvo casomai sanzionarli per fatti derivanti dalle inefficienze organizzative delle quali è responsabile unicamente il datore di lavoro!

Beh…se vogliamo dirla tutta, delle carenze di organico ce ne siamo accorti, eccome!

Siamo noi a rincorrere i dirigenti, a sostituirli negli adempimenti, a stare su tre postazioni di lavoro differenti, a occuparci di depenalizzazione anche se siamo Funzionari Linguistici, da Assistenti a svolgere mansioni da Funzionari e viceversa. La coperta è corta, ma siamo poi sempre noi ad essere assegnati a due/tre diverse Aree funzionali in negazione dei più elementari criteri sul lavoro.

Se anche tu vivi questa situazione segnala la tua condizione alla nostra O.S.

Una situazione di profondo disagio tollerata da troppo tempo e che non intendiamo più accettare e per questo è necessario sostenere pari dignità e spazi all’interno di questa nostra Amministrazione: una specialità di ordinamento e sbocchi di carriera dirigenziale.

RISPETTO PER I LAVORATORI DELL’AMMINISTRAZIONE CIVILE DELL’INTERNO

FIRMA QUI O RIVOLGITI AI NOSTRI RESPONSABILI TERRITORIALI http://www.buonacausa.org/cause/specialitapersonale

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