AMMINISTRAZIONE DELL’INTERNO BOCCIATA Commissioni Elettorali Incarico onorario? No grazie!
FLASH 6 Commissioni elettorali e ARAN
Dopo la singolare trovata dell’Amministrazione ci siamo immediatamente attivati, sia al centro che in periferia, ed oggi possiamo dire con soddisfazione che si è fatto un notevole passo avanti essendo stato riconosciuto dall’ARAN (vedi allegato) al Personale Civile ciò che i vertici dell’Amministrazione avevano invece negato e cioè che il tempo impegnato nelle Commissioni e Sottocommissioni elettorali, è lavoro a tutti gli effetti e, di conseguenza, il lavoro prestato oltre il normale orario ordinario dovrà essere riconosciuto come straordinario e non già come solo un onore che ci viene concesso. Purtroppo è triste rilevare che nel 2020 dobbiamo ancora penare per dimostrare che i dipendenti fanno il proprio dovere fino in fondo non “per divertimento” e non per sentirsi “solo onorati”, ma per portare a casa un compenso, seppur mortificante ed inadeguato.
Infatti, appare sempre più difficile far comprendere a chi ha una retribuzione ben diversa (omnicomprensiva proprio per bloccare la sempre pressante richiesta di altri compensi) che il Personale Civile dell’Interno purtroppo ha:
- una retribuzione fra le più basse del Comparto Funzioni Centrali (ministeri);
- una specificità, giuridicamente ed economicamente non riconosciuta, di compiti ben diversa dagli altri colleghi del Comparto;
- una posizione contrattuale notevolmente diversa da chi fa propri gli incentivi economici e giuridici del nostro dicastero e che sistematicamente delega al Personale Civile ogni lavoro non retribuito, come per le Commissioni.
E’ ora di smetterla con questi atteggiamenti di superiorità di casta nei confronti di chi provvede quotidianamente ad assolvere con scrupolo e capacità le proprie funzioni, grazie alle quali e con le quali “altri” fanno carriera e raggiungono dorati obiettivi.
Basta con due pesi e due misure: laute remunerazioni ai prefettizi e solo esecuzione di compiti di responsabilità al Personale Civile. Non è più accettabile fare apparire il Personale Civile come incapace di gestire qualsiasi situazione e, quindi, meritare la corrispondente giusta remunerazione solo per esaltare e meglio ripagare la casta prefettorale.
E’ assurdo considerare il Personale Civile capace solo di eseguire: la nostra professionalità, peraltro riconosciuta dagli “estranei”, non può essere sistematicamente sminuita e calpestata da una classe dirigente indifferente, insensibile ed egoista.
E’ paradossale che gli incarichi nelle Commissioni facciano punteggio per la Carriera prefettizia e per la “plebe” doveva essere solo “onore”. Non siamo “i manovali dei Ministero”, con tutto il rispetto per la classe operaia: abbiamo una competenza ed una professionalità fortemente legate ad una preziosa esperienza che merita rispetto ed un adeguato riconoscimento.
LA SOLUZIONE?
Tutto il personale del Ministero dell’Interno, con le relative differenziazioni funzionali, su un unico piano giuridico e contrattuale.