ADDIO ALLA DIETA – VIETATO RINUNCIARE ALLA PAUSA PRANZO

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Nei giorni scorsi l’Amministrazione ha anticipato alle OO.SS. la bozza di una circolare che intende inviare a tutte le strutture periferiche.

Il documento, a seguito di alcuni rilievi della Ragioneria Generale dello Stato (tra cui Firenze, Crotone, Treviso) e sulla base di un parere del Consiglio di Stato, e di altra esigua giurisprudenza, determina in sostanza l’impossibilità di poter rinunciare alla pausa pranzo.

Per questo i tavoli contrattuali saranno invitati ad eliminare dagli accordi di materia di orario di lavoro eventuali situazioni di irregolarità.

Si tratta di una insolita presa di posizione dell’Amministrazione – che pure aveva fin qui accortamente tollerato tali situazioni – tenuto conto degli apprezzabili benefici che, senza alcun costo per la collettività, alcune residuali quote di colleghi ne traggono.

Pur volendo concordare sulle motivazioni di fondo, la nostra Sigla è estremamente critica invece sulle modalità di approccio alla faccenda, sulla debole difesa della specificità del Ministero dell’Interno che poteva invece tutelare anche i nostri colleghi e, soprattutto,  sul totale disinteresse dei vertici del Viminale riguardo all’ ulteriore inasprimento delle condizioni riservate al personale dell’amministrazione civile contrattualizzato rispetto alle restanti categorie di personale del Ministero dell’Interno.

Un’Amministrazione dove, tuttora, intere categorie continuano a non avere alcuna rilevazione automatizzata dell’orario di lavoro e si prosegue nell’ autocertificazione delle pause pranzo e dei relativi buoni pasto.

La nostra O.S., ribadendo la necessità di un rapido riequilibrio delle iniquità persistenti nella nostra Amministrazione, ha posto alcune considerazioni e richiesto opportune modifiche che speriamo vengano sostenute anche dalle altre OO.SS.

Ugl-INTESA Flash 2013 n.31 Addio alla dieta – Vietato rinunciare alla pausa pranzo

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