30 GIORNI PER UNA RIFORMA
QUESTO AFFERMA IL MINISTRO ALFANO E QUALCUNO COMINCIA A PREOCCUPARSI SERIAMENTE…
Si è tenuto Giovedì 8 Maggio u.s. un nuovo incontro con il Ministro Alfano sul tema della riorganizzazione delle Prefetture-Uffici Territoriali del Governo.
Abbiamo atteso qualche giorno prima di fare qualche considerazione anche perché l’incontro non ha fornito novità rilevanti. Intanto ancora niente dati, niente numeri !Il Ministro, che è intervenuto senza concedere repliche (evidentemente aveva già incontrato separatamente le OO.SS. rappresentative della carriera prefettizia…), ha nuovamente sottolineato l’importanza delle Prefetture come fulcro dello Stato sul territorio, e scongiurato la soppressione della carriera prefettizia (ci risiamo …).
Il Ministro ha solo indicato l’indirizzo politico della riforma, o meglio l’inevitabile riduzione delle attuali articolazioni del Ministero dell’Interno.Ha chiesto, quindi, di avviare un tavolo tecnico per definire un piano di riordino condiviso che il Ministro porterà al Consiglio dei Ministri del 13 giugno 2014 e che approderà ad un disegno di legge.
La proposta, secondo Alfano, parte dai numeri annunciati dal Presidente Renzi, cioè il limite di 40 Prefetture,ma deve anche essere capace di salvaguardare i servizi al cittadino in ogni zona d’Italia.Tra definizione del disegno di legge, approvazione in ambito parlamentare, regolamenti attuativi potrebbe trattasi di una riforma che vedrà luce non prima di tre anni.
Secondo questo schema, quindi, diminuiscono le Prefetture ma aumenta il potere del Prefetto, non fosse altro che per il maggiore ambito di popolazione amministrata. Insomma il Prefetto rimane, riafferma e irrobustisce i suoi poteri, nessuno pensa di mettere in dubbio la sua carriera … e così andando, ancora una volta, chi rischia seriamente è soltanto il personale civile contrattualizzato.
E su tale scenario, che al momento non ci ricomprende e non ci offre garanzie, non potremo mai essere d’accordo !!!
Un tavolo tecnico solo per decidere in 30 giorni chi e come tagliare?
La riuscita di un piano di riordino condiviso passa, secondo noi, esclusivamente attraverso un doveroso ed inevitabile riconoscimento per la nostra categoria.
Sotto questo obiettivo il nostro progetto comincia ad avere molti “ammiratori” nei corridoi del Viminale, dalla dirigenza contrattualizzata a molti insospettabili.
Chissà che l’Area di Governo e la “specificità” non trovi sbocco nel prossimo ddl.
Per riuscire occorre “puntare i piedi”, sostenere compatti la nostra iniziativa.
Chi non ne comprende la valenza anche per il futuro (tenuto anche conto dell’assenza assoluta di proposte alternative per la nostra categoria) rischia di farci uscire da questa riforma senza sede e senza alcun vantaggio professionale !
Insomma … come si dice: “cornuti e mazziati”.
SOTTOSCRIVI L’APPELLO PER LA SPECIFICITÀ E AREA GOVERNO
FIRMA PRESSO I NOSTRI TERRITORIALI
O VIENI IN SEGRETERIA NAZIONALE
(VIMINALE – PALAZZINA “F”- II PIANO – ST.1)
Ugl-INTESA Flash 2014 n. 19 – 30 gg per riformare – esito e prospettive incontro Ministro